Imola 2020, i pareri degli Azzurri dopo la ricognizione del percorso

La Nazionale ha effettuato nella giornata di oggi la ricognizione del percorso della prova in linea dei Mondiali di Imola 2020. Gli azzurri guidati dal commissario tecnico Davide Cassani hanno compiuto questa mattina tre giri del circuito sul quale si correrà domenica 27 settembre. Mentre nel pomeriggio è stata la volta delle azzurre, sotto la direzione di Dino Salvoldi e Paolo Sangalli. Un allenamento utile per i CT che hanno tratto indicazioni utili in vista delle gare di sabato e domenica.

“Interessante – il giudizio di Alberto Bettiol – Un percorso senza alcuna possibilità di recupero, ad eccezione forse nel passaggio a Riolo e i due chilometri finali nell’autodromo. La salita della Gallisterna ricorda alcuni muri del nord“. Mentre per Andrea Bagioli si tratta di: “Un percorso senza un attimo di respiro. Quando l’ho fatto la prima volta non mi sono reso conto che alla fine, passaggio dopo passaggio, qualcosa resta nelle gambe. Dove si può attaccare? Sicuramente sulla Gallisterna, magari non nel tratto più duro, ma subito dopo, quando la strada riprende a salire dopo un tratto di falsopiano”.

Mentre per Giovanni Visconti è “bellissimo, per la fantasia e soprattutto per il paesaggio. Sinceramente non riesco a trovare nessun riferimento con altre gare. Lo trovo stimolante“. “Non è duro nel senso classico del termine – ha spiegato Fausto Masnada – nel senso che la salita della Gallisterna, per quando difficile, potrebbe non essere decisiva. La difficoltà nasce dell’impossibilità di recuperare un eventuale fuga, che potrebbe nascere in qualsia momento. Se va via qualcuno, sarà molto difficile chiudere“.

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